“Racconto 2050 sul precariato”
(Prospektiva)
“Nelle poesie di Federica si avverte una sorta di frontiera che impedisce l’acquisizione di una completa identità: tra sogno e disincanto si consuma la voglia di essere protagonista di una poesie intensa come unica, autentica ragione di comprensione delle radici del mondo”
(Piazza Libertà)
"La lettura è stimolante, reminiscenze classiche si alternano ad echi ed influssi della poesia italiana contemporanea, riconoscibili soprattutto nell'ultima sezione. Sei anni di produzione poetica testimoniano dunque dell'esistenza certa di una "storia" che sottende questi versi e lasciano intravedere una futura proficua attività poetica che avrà sicuramente modo di approfondire la ricerca sulla metrica. Nonostante la sua giovane età, anche per l'autrice di questa silloge la poesia, e la scrittura in genere, disvelano il loro grande valore terapeutico, in grado di lenire qualsiasi dolore e sofferenza del vivere."
(Biblioteca Statale di Montevergine)
"Fotino è sofisticata, aulica a tratti e dolcemente ermetica, quel tanto che basta per farsi capire dai “più grandi”, quel poco che basta per sorvolare sulla moltitudine di giovani svogliati. Le sue poesie, al di là dell’organizzazione del progetto letterario, sono come piccoli capolavori tirati fuori da blocchi grezzi di materia prima. Lo scalpello è il pathos del vissuto, il protagonismo volontario e non dei propri fatti, maggiormente centrati su aspetti sentimentali di un amore universale, non solo quello privato e istintivo del mistero perenne che viviamo quotidianamente.(...) La stanza è in ombra perché la luce brucerebbe gli occhi. Da leggere senza prima informarsi sull’autrice, ne verreste irrimediabilmente “corrotti”. Cuore sgombro a libro aperto. Fino all’ultimo verso. Dopodiché ascoltare l’anima."
(il Logo)
(Biblioteca Statale di Montevergine)
"E' una raccolta di poesie articolata in cinque sezioni, due di salita, un NOI centrale e due di discesa. L'opera svela nelle pagine l'archetipo del rapporto uomo-donna, analizzando tutte le emozioni che esso coinvolge da quando ha inizio a quando ha fine."
( www.yourbooks.it )
"Fotino è sofisticata, aulica a tratti e dolcemente ermetica, quel tanto che basta per farsi capire dai “più grandi”, quel poco che basta per sorvolare sulla moltitudine di giovani svogliati. Le sue poesie, al di là dell’organizzazione del progetto letterario, sono come piccoli capolavori tirati fuori da blocchi grezzi di materia prima. Lo scalpello è il pathos del vissuto, il protagonismo volontario e non dei propri fatti, maggiormente centrati su aspetti sentimentali di un amore universale, non solo quello privato e istintivo del mistero perenne che viviamo quotidianamente.(...) La stanza è in ombra perché la luce brucerebbe gli occhi. Da leggere senza prima informarsi sull’autrice, ne verreste irrimediabilmente “corrotti”. Cuore sgombro a libro aperto. Fino all’ultimo verso. Dopodiché ascoltare l’anima."
(il Logo)









